SANTORIO, Santorio. Methodi vitandorum errorum omnium, qui in Arte Medica. Venezia, Marcantonio Brogiollo, 1630 In-4to, mm. 230x160; Cartonatura settecentesca alla bodoniana in carta rosa maculata, titolo in oro al dorso, tagli a spruzzo; cc. 32 nn., con Front., Dedica, Index, cc. 244 nn. con 972 colonne, i.e. 976, ripetute nella paginazione le colonne 603-606. marca tipografica al Front., Iniziale e Fregi xil. Timbro di biblioteca estinta al Front. Velature d’umidità, buon esemplare. Importante seconda edizione, accresciuta e corretta dall’autore. In quest’opera Santorio sviluppa il suo metodo sperimentale nel campo della diagnostica e della terapia, descrive diversi strumenti da lui espressamente escogitati e parla dell’uso medico del pendolo, di cui aveva discusso con Galilei a Padova. Garrison-Morton: “'First mention of Santorio’s pulse-clock “pulsilogium”) and his scale. Through most of the 17th and 18th centuries Santorio's name was linked with that of Harvey as the greatest figure in physiology and experimental medicine because of his introduction of precision instruments for quantitative studies. He was also the founder of modern metabolic research. “