DOTTI, Bartolomeo. Satire e rime diverse.Mss., Veneto, inizio XVIII secolo In 4to. 207X145 mm. Legatura coeva in cartonato rustico. Carte 464 con errata numerazione più tarda, 1 bianca. Alcune carte bianche separano i diversi poemi. Nitida grafia in corsivo, perfettamente leggibile, inchiostro bruno, carta vergellata. Ottimo stato di conservazione. Manoscritto veneto dell’inizio del XVIII secolo, con numerosi poemi del celebre poeta satirico originario di Brescia e attivo soprattutto a Venezia, ove morì assassinato il 23 gennaio 1713. Ebbe molto successo con i suoi versi satirici, caustici, erotici e talvolta anche osceni, che gli procurarono però persecuzioni, processi, il carcere e infine la morte per mano di un sicario. Le sue satire, scritte in parte in veneziano, furono pubblicate dopo la sua morte e circolarono inizialmente solo in forma manoscritta. Questo volume si apre con la satira ‘I vajoli’ e si chiude con un breve poema intitolato ‘Disperazione amorosa’, che comincia con il verso ‘Voglio andar a farmi frate’. Tra i suoi nemici, numerose famiglie patrizie milanesi, oggetto di sferzanti versi satirici, diversi esponenti del clero e perfino il celebre musicista Domenico Scarlatti, le cui opere furono sbeffeggiate da Dotti.